Aria di primavera, prati in fiore e voglia di vivere all’aperto. Ritrovarci con la famiglia, incontrare gli amici e assaporare la libertà degli spazi verdi organizzando un barbecue nel giardino della nostra casa o sul terrazzo.
Scopriamo qualcosa in più su questa usanza di convivialità , che nasce già dall’esigenza degli uomini primitivi di cucinare la carne sulla brace.
Il termine inglese Barbecue, abbreviato nei paesi anglosassoni con la sigla “Bbq”, deriva probabilmente da barbacoa, parola usata dagli Indiani Taino, nei Caraibi .Essi vi indicavano una graticola su cui erano posti i cibi più svariati, coperti di foglie, per essere cotti e affumicati prima di essere consumati.
Il luogo in cui era posto si chiamava bucan e l’azione bucanier significava sia arrostire che affumicare.
Un’altra interpretazione vuole che barbecue derivi dal francese de la barbe à la queue cioè cuocere un animale tutto intero infilzandolo con lo spiedo “dalla barba alla coda”.
Alcuni libri americani, invece, narrano di due Rancher del Texas che servivano pecore, maiali e vitelli interi arrostiti sul fuoco. In un libro, il suo nome è Bernard Quayle mentre in un altro è Barnaby Quinn, ma in entrambe le versioni, il marchio di ferro posto sopra all’arco di ingresso del ranch riportava le iniziali B.Q saldate ad una barra sottostante.
Da qui, il “bar B.Q.” divenne sinonimo di buon cibo cotto al fuoco.
Oggi negli Stati Uniti, dove il barbecue è una vera e propria istituzione, il termine Barbecue è un metodo di cottura a bassa temperatura, per tempi lunghissimi e in presenza di fumo di legna e in cui, quasi sempre, si cuociono grandi pezzi di carne o animali interi. Il fumo è una condizione imprescindibile nel barbecue tant’è vero che, negli States, la bistecca o le salsicce o gli hamburger cotti sul grill non rientrano nel metodo di cottura chiamato “Barbecue”.
In Italia invece, solitamente si riferisce al barbecue come mezzo o strumento di cottura dei cibi ma ci si può riferire anche all’evento conviviale.
La novità è rappresentata dall’invenzione da parte di George Stephen nel 1952 della Original Kettle, cioè il barbecue con il coperchio. Stephen, appassionato di grigliate con la sua famiglia di dodici figli trasformò una boa di segnalazione metallica in un barbecue a sfera. Una volta divisa la sfera utilizzò una parte come braciere, appoggiato su tre gambe per sostenerlo e l’altra parte come coperchio.
Sono nata a Roma nel 1976 da due genitori meravigliosi. Sono laureata in Scienze dell’Amministrazione con tesi sul Project Financing e le sue tendenze evolutive in campo economico e finanziario, ma le case sono sempre state un elemento centrale della mia vita, ho cambiato diversi appartamenti, comprato e rivenduto perché ogni stagione della vita ha bisogno di novità. Così il real estate è diventato un lavoro, che svolgo con passione, dedizione, impegno e sempre con il sorriso!
Amo incontrare le persone, ascoltarle, conoscerle attraverso le proprie case perché ogni casa racchiude emozioni, il vissuto profondo e la storia di ognuno di noi.
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