Tornano nelle nostre case le carte da parati, must fino agli anni’70, da qualche anno arredano, decorano, colorano di nuovo le pareti di ogni spazio della casa: living, camere da letto, cucine e bagni con fantasie geometriche, floreali, originali e moderne.
Ogni angolo riprende a vivere una nuova vita, sempre più spesso le incontro nelle case dei miei Clienti donando quel tocco di personalità e autenticità davvero unici.
Quanta storia fino ad arrivare ai nostri giorni; infatti fin dal Medioevo in Europa si diffuse la tradizione araba degli arazzi che ornavano le parati di palazzi e castelli; l’arazzo può essere considerato come il più vicino parente della carta da parati.
L’invenzione della carta da parati, come conosciuta oggi, si può attribuire al settecentesco incisore su legno Jean Papillon il Giovane.
In Inghilterra nel 1712 venne introdotta dalla Regina Anna la tassa per i beni di lusso sulla carta da parati, di cui durante quel periodo la stessa Inghilterra era la maggior produttrice.
Da lì, nel 1753 fu esportata da Jean Baptiste Reveillon e nel 1799 Louis Nicolas Robert brevettò la prima macchina per produrre la carta in lunghezza tale da poter formare dei rotoli prima di stamparli.
Nell’800 questa si afferma in maniera definitiva come industria e la sua circolazione risente di diversi stili artistici: il Chippendale (il nome deriva dal mobiliere londinese la cui originalità consistette nel coniugare con gusto la tradizione inglese con motivi francesi Luigi XV, motivi cinesi e gotici);il Liberty (o Art Nouveau, che nacque in Francia aveva forme organiche, linee curve, ornamenti a predilezione vegetale o floreale o immagini giapponesi) e altri.
Una curiosità… perché si dice carta da parati e no carta da pareti?
L’uso della parola “parati” è da intendere come il participio passato del verbo di origine latina parare, cioè abbellire, ornare, addobbare. Un parato è quindi un addobbo cioè un elemento ornamentale. Nella forma plurale , parati, ci si riferisce di norma in modo specifico ai rivestimenti delle pareti.
Sono nata a Roma nel 1976 da due genitori meravigliosi. Sono laureata in Scienze dell’Amministrazione con tesi sul Project Financing e le sue tendenze evolutive in campo economico e finanziario, ma le case sono sempre state un elemento centrale della mia vita, ho cambiato diversi appartamenti, comprato e rivenduto perché ogni stagione della vita ha bisogno di novità. Così il real estate è diventato un lavoro, che svolgo con passione, dedizione, impegno e sempre con il sorriso!
Amo incontrare le persone, ascoltarle, conoscerle attraverso le proprie case perché ogni casa racchiude emozioni, il vissuto profondo e la storia di ognuno di noi.
Con NicHome ho voluto creare uno spazio di condivisione di ispirazioni, informazioni, consigli attraverso una piccola fuga dalla quotidianità.